Progetti (e collaborazioni)
Pannelli descrittivi Ex Batteria Domenico Chiodo - Montemarcello
Sabato 10 maggio 2014 il Parco di Montemarcello/Magra, in collaborazione con il Comune di Ameglia e l’ STL, ha inaugurato l'ostello all'interno dell'Ex Batteria Domenico Chiodo a Montemarcello, alla presenza delle autorità locali e regionali.
La Batteria Chiodo, creata all’inizio dello scorso secolo per iniziativa del Genio Militare con finalità strategica per la difesa orientale del Golfo, ebbe funzione anti-nave e poi, con la seconda guerra mondiale, anti-aerea. I lavori di recupero sono stati divisi in due lotti che hanno previsto in prima battuta il recupero della casermetta posta sulla testata est dell’insediamento e la creazione di nuovi volumi incassati nel terrapieno a nord rispetto alla trincea che saranno destinati al pernottamento degli ospiti. Il secondo lotto, finanziato con fondi Por Fsr 2007-2013, ha previsto il completamento dei lavori e il recupero delle gallerie ipogee e delle casermette laterali. Le gallerie, verranno poi utilizzate per allestimenti di mostre, laboratori e per la realizzazione di seminari e incontri di educazione ambientale.
La riqualificazione è stata intesa anche come dimostrativa di buone prassi ambientali, dal risparmio energetico ed idrico alla produzione di energia da fonte rinnovabile. Sulla copertura dell’edificio “C”, realizzato ex novo, sono stati installati pannelli fotovoltaici con una potenza complessiva di poco inferiore a 20 kWp, in grado di produrre energia elettrica pari a quella consumata da tutta la struttura nell’arco di un anno. L’acqua piovana proveniente da alcune delle coperture viene raccolta e convogliata in una cisterna sotterranea e da lì reimpiegata per usi non potabili.
La Batteria, di proprietà del Comune di Ameglia, è stata concessa in gestione pluriennale all’Ente Parco di Montemarcello-Magra, sulla base di un progetto di valorizzazione e di riconversione con finalità turistico-ricettive. Infatti l’intervento risponde alla necessità di potenziare i servizi di accoglienza dei visitatori, creando un punto di riferimento per il turismo dei territori del Parco e, più in generale, per la vallata del Magra ed il golfo della Spezia; gli interventi di restauro infatti, oltre ad assicurare la conservazione di un bene di grande importanza dal punto di vista storico, culturale, architettonico e del paesaggio, ne promuoveranno anche la conoscenza incrementando l’afflusso turistico.
L’intervento ha permesso la nascita di una struttura ricettiva extralberghiera di 24 posti.
Da sempre l'associazione "Dalla parte dei forti" si batte affinchè a questi recuperi, comunque auspicabili e graditi, ancor più quando mantengono la fruibilità pubblica del bene, si associ un adeguata valorizzazione storico-culturale.
In tal senso, coinvolti nelle fasi di ripristino della struttura stessa dall'architetto Magginai e dall'ente parco, ben volentieri abbiamo realizzato i pannelli descittivi che si trovano all'interno della struttura stessa. Chi si troverà a soggiornare in tale struttura potra così con semplicità comprenderne la precedente destinazione, e riflettere su come ben diverso sia stato il "clima" non troppi anni addietro nel nostro teritorio, e magari accendere la curiosità per approfondire. Crediamo che la consapevolezza non intranci i momeneti di relax, ma anzi costituisca un valore aggiunto per apprezzare appieno la bellezza dei luoghi e l'importanza della libertà e della pace.
Non ultimo, e forse un ulteriore sforzo si potrebbe ancora fare anche in questa struttura, magari ricostruendo qualche simulacro o esponendo dei reperti, non si disdegni il flusso turistico di appassionati di storia militare, sempre desiderosi di visitare le strutture dismesse e approfondirne la storia.
Di seguito i panelli curati per noi dal vice-presidente Stefano Danese con la collaborazione di Andrea Argenti, Adele Crovara, Fabio Scattina, Paola Paoletti e realizzati con il contributo dell'Ente Parco di Montemarcello - Magra
La Batteria Chiodo, creata all’inizio dello scorso secolo per iniziativa del Genio Militare con finalità strategica per la difesa orientale del Golfo, ebbe funzione anti-nave e poi, con la seconda guerra mondiale, anti-aerea. I lavori di recupero sono stati divisi in due lotti che hanno previsto in prima battuta il recupero della casermetta posta sulla testata est dell’insediamento e la creazione di nuovi volumi incassati nel terrapieno a nord rispetto alla trincea che saranno destinati al pernottamento degli ospiti. Il secondo lotto, finanziato con fondi Por Fsr 2007-2013, ha previsto il completamento dei lavori e il recupero delle gallerie ipogee e delle casermette laterali. Le gallerie, verranno poi utilizzate per allestimenti di mostre, laboratori e per la realizzazione di seminari e incontri di educazione ambientale.
La riqualificazione è stata intesa anche come dimostrativa di buone prassi ambientali, dal risparmio energetico ed idrico alla produzione di energia da fonte rinnovabile. Sulla copertura dell’edificio “C”, realizzato ex novo, sono stati installati pannelli fotovoltaici con una potenza complessiva di poco inferiore a 20 kWp, in grado di produrre energia elettrica pari a quella consumata da tutta la struttura nell’arco di un anno. L’acqua piovana proveniente da alcune delle coperture viene raccolta e convogliata in una cisterna sotterranea e da lì reimpiegata per usi non potabili.
La Batteria, di proprietà del Comune di Ameglia, è stata concessa in gestione pluriennale all’Ente Parco di Montemarcello-Magra, sulla base di un progetto di valorizzazione e di riconversione con finalità turistico-ricettive. Infatti l’intervento risponde alla necessità di potenziare i servizi di accoglienza dei visitatori, creando un punto di riferimento per il turismo dei territori del Parco e, più in generale, per la vallata del Magra ed il golfo della Spezia; gli interventi di restauro infatti, oltre ad assicurare la conservazione di un bene di grande importanza dal punto di vista storico, culturale, architettonico e del paesaggio, ne promuoveranno anche la conoscenza incrementando l’afflusso turistico.
L’intervento ha permesso la nascita di una struttura ricettiva extralberghiera di 24 posti.
Da sempre l'associazione "Dalla parte dei forti" si batte affinchè a questi recuperi, comunque auspicabili e graditi, ancor più quando mantengono la fruibilità pubblica del bene, si associ un adeguata valorizzazione storico-culturale.
In tal senso, coinvolti nelle fasi di ripristino della struttura stessa dall'architetto Magginai e dall'ente parco, ben volentieri abbiamo realizzato i pannelli descittivi che si trovano all'interno della struttura stessa. Chi si troverà a soggiornare in tale struttura potra così con semplicità comprenderne la precedente destinazione, e riflettere su come ben diverso sia stato il "clima" non troppi anni addietro nel nostro teritorio, e magari accendere la curiosità per approfondire. Crediamo che la consapevolezza non intranci i momeneti di relax, ma anzi costituisca un valore aggiunto per apprezzare appieno la bellezza dei luoghi e l'importanza della libertà e della pace.
Non ultimo, e forse un ulteriore sforzo si potrebbe ancora fare anche in questa struttura, magari ricostruendo qualche simulacro o esponendo dei reperti, non si disdegni il flusso turistico di appassionati di storia militare, sempre desiderosi di visitare le strutture dismesse e approfondirne la storia.
Di seguito i panelli curati per noi dal vice-presidente Stefano Danese con la collaborazione di Andrea Argenti, Adele Crovara, Fabio Scattina, Paola Paoletti e realizzati con il contributo dell'Ente Parco di Montemarcello - Magra
Il Progetto "i forti e l'alta via del golfo"
Una delle volontà dell'associazione è proporre, meglio, suggerire, ipotesi di riutilizzo "corretto" delle strutture dimesse dalle forze armate, generalmente in carico al demanio, strutture che possono essere acquisite a costo zero dalle pubbliche amministrazioni che dimosttrino di avere già un progetto di riutilizzo.
Riutilizzo che ne dovrebbe sempre rispettare la connotazione storica, l'integrità strutturale, e agevolarne la pubblica fruizione.
Di seguito alleghiamo una semplicissima (ed incompleta) bozza che abbiamo inviato all'amministrazione comunale dela Spezia nel dicembre 2011, con la speranza che possa fornire spunti per futuri e dettagliati progetti e garantire così un dignitoso futuro alle fortificazioni stesse.
Il Sindaco Federici, che è stato molto disponibile nel riceverci, ha espresso interesse, e ha già dato prova di credere in uno sviluppo turistico/culturale in tal senso.
Riutilizzo che ne dovrebbe sempre rispettare la connotazione storica, l'integrità strutturale, e agevolarne la pubblica fruizione.
Di seguito alleghiamo una semplicissima (ed incompleta) bozza che abbiamo inviato all'amministrazione comunale dela Spezia nel dicembre 2011, con la speranza che possa fornire spunti per futuri e dettagliati progetti e garantire così un dignitoso futuro alle fortificazioni stesse.
Il Sindaco Federici, che è stato molto disponibile nel riceverci, ha espresso interesse, e ha già dato prova di credere in uno sviluppo turistico/culturale in tal senso.
download progetto
Nell' autunno 2013 l'associazione si stà muovendo con il Comune della Spezia per avviare il percorso di "riallestimento" a simulacro della batteria di Santa Croce (come proposto nella bozza di progetto che potete scaricare qui sopra) in modo che i tanti turisti che percorrono il sentiero che domina il golfo della Spezia possano cepire meglio il perchè della conformazione di quel pezzo di monte.
La salvaguardia "normale"
La prima cosa che, spesso, ci siamo sentiti dire dai nostri interlocutori è che la salvaguardia dei forti, così come la intendiamo (o intenderemmo) noi, risulterebbe costosa e di intralcio ad attività remunerative. Nulla di più sbagliato.
Qui a lato vi illustriamo come sia possibile rimettere una vestigia (nello specifico, una piccola sirena) in condizioni di essere vista, di creare curiosità a chi vi posasse sopra lo sguardo, e di conseguenza, di riattivare quel processo di "curiosa acculturazione" che dovrebbe essere proprio di ogni turista se non di ogni cittadino.
La sirena, chissà da quanto, era buttata, tra i rovi, a pochi centimetri dal suo basamento (meno di un metro?) danneggiata, ma completa dei pezzi perlomeno a livello strutturale, e non ci sono voluti più di due minuti per riposizionarla.
La "batteria sperimentale", luogo di collocazione dela sirena stessa, nel tempo ha avuto più interventi di ripristino (ma sarebbe meglio dire di adeguamento o modifica) e nessuno tra gli "addetti ai lavori" ha pensato a risistemare la vestigia della precedente funzione del forte. Eppure, e provate a dire di no, in nessun caso la sua presenza avrebbe intralciato o complicato la fruizione nuova della struttura, anzi, è probabile che essa stessa fornisse spunti di interesse (anche solo per due foto, come nel nostro caso) agli ospiti del centro di educazione ambientale.
Ecco, queste piccole cose, questi dettagli (pur inseriti in contesti o progetti più complessi e non necessariamenti stantii) ci piace chiamarli "normali", e ci piacerebbe che diventassero tali per tutti coloro che si approcciassero ad intervenire, a qualsivoglia titolo, sulle testimonianze del passato, militari o meno.....
Qui a lato vi illustriamo come sia possibile rimettere una vestigia (nello specifico, una piccola sirena) in condizioni di essere vista, di creare curiosità a chi vi posasse sopra lo sguardo, e di conseguenza, di riattivare quel processo di "curiosa acculturazione" che dovrebbe essere proprio di ogni turista se non di ogni cittadino.
La sirena, chissà da quanto, era buttata, tra i rovi, a pochi centimetri dal suo basamento (meno di un metro?) danneggiata, ma completa dei pezzi perlomeno a livello strutturale, e non ci sono voluti più di due minuti per riposizionarla.
La "batteria sperimentale", luogo di collocazione dela sirena stessa, nel tempo ha avuto più interventi di ripristino (ma sarebbe meglio dire di adeguamento o modifica) e nessuno tra gli "addetti ai lavori" ha pensato a risistemare la vestigia della precedente funzione del forte. Eppure, e provate a dire di no, in nessun caso la sua presenza avrebbe intralciato o complicato la fruizione nuova della struttura, anzi, è probabile che essa stessa fornisse spunti di interesse (anche solo per due foto, come nel nostro caso) agli ospiti del centro di educazione ambientale.
Ecco, queste piccole cose, questi dettagli (pur inseriti in contesti o progetti più complessi e non necessariamenti stantii) ci piace chiamarli "normali", e ci piacerebbe che diventassero tali per tutti coloro che si approcciassero ad intervenire, a qualsivoglia titolo, sulle testimonianze del passato, militari o meno.....
Informare per salvaguardare
Uno dei compiti "cardine" che si è data l'associazione è quello di informare il più possibile i cittadini in tema di "fortificazioni".
Sia che si tratti di aggiornare i residenti sui progetti futuri, sulle possibili scelte delle amministrazioni locali (o meno) o su eventuale interessamento di privati, sia che si tratti di svelare questo patrimonio ai turisti o semplicemente ai residenti distratti, la giusta comunicazione è determinante per allargare il pubblico interessato, ed in conseguenza l'attenzione sugli sviluppi.
Nel 2012 si è attivata una convenzione con il comune di Porto Venere per realizzare, in collaborazione con il parco regionale omonimo, una serie di brochures turistiche e la cartellonistica interna ed esterna per le strutture militari presenti sull'isola Palmaria.
Un primo piccolo passo, ma determinante per tentare il passaggio delle fortificazioni da mere volumetrie (a rischio conversione) in vere e proprie attrazioni turistiche, in grado non solo di supportare questa economia del territorio ma di autogenerarla!
Speriamo che il percorso prosegua e che si abbia il coraggio di crederci fino in fondo.
I testi delle brochures sono stati realizzati dall'associazione con il determinante contributi di ricerca di Stefano Danese e Roberto De Bernardi, e ottimizzati dallo studio "Tube" su indicazione del Comune di Porto Venere.
Sia che si tratti di aggiornare i residenti sui progetti futuri, sulle possibili scelte delle amministrazioni locali (o meno) o su eventuale interessamento di privati, sia che si tratti di svelare questo patrimonio ai turisti o semplicemente ai residenti distratti, la giusta comunicazione è determinante per allargare il pubblico interessato, ed in conseguenza l'attenzione sugli sviluppi.
Nel 2012 si è attivata una convenzione con il comune di Porto Venere per realizzare, in collaborazione con il parco regionale omonimo, una serie di brochures turistiche e la cartellonistica interna ed esterna per le strutture militari presenti sull'isola Palmaria.
Un primo piccolo passo, ma determinante per tentare il passaggio delle fortificazioni da mere volumetrie (a rischio conversione) in vere e proprie attrazioni turistiche, in grado non solo di supportare questa economia del territorio ma di autogenerarla!
Speriamo che il percorso prosegua e che si abbia il coraggio di crederci fino in fondo.
I testi delle brochures sono stati realizzati dall'associazione con il determinante contributi di ricerca di Stefano Danese e Roberto De Bernardi, e ottimizzati dallo studio "Tube" su indicazione del Comune di Porto Venere.
Social network
I primi passi dell'associazione, nonche il quotidiano e costante scambio di informazioni e contatti tra persone, si sono potuti compiere con il fondamentale contributi della omonima pagina di Facebook.
Dai primissimi commenti di una manciata di persone su qualche foto vecchia, qualche rovina, si è passati ad un gruppo contenente più di un migliaio di membri, che è una dei gruppi di riferimento per la discussione e la valutazione di vecchie immagini inerenti la difesa del golfo.
Potrete trovare velocemente la pagnia del social network digitando "dalla parte dei forti" nel motore di ricerca interno.
Dai primissimi commenti di una manciata di persone su qualche foto vecchia, qualche rovina, si è passati ad un gruppo contenente più di un migliaio di membri, che è una dei gruppi di riferimento per la discussione e la valutazione di vecchie immagini inerenti la difesa del golfo.
Potrete trovare velocemente la pagnia del social network digitando "dalla parte dei forti" nel motore di ricerca interno.
Restauri e manutenzioni.
Preservare, anche i singoli cimeli, è un impegno che l'associazione (grazie sopratutto a Stefano Danese) si è data, un modo di mantenere viva la memoria non solo militare, ma anche delle molte maestranze che nel comparto della difesa hanno lavorato nella nostra città e che hanno raappresentato un vanto per essa.
Questa è la sirena elettromanetica "LA SONORA" trovata presso l' aereoscalo G. Conti di Cadimare, portata in Arsenale presso le officina artiglierie. E' stato rifatto l'avvolgimento del magnete presso l'officina IEB dell'Arsenale, ricostruito gruppo convertitore (l'originale risultava disperso) di frequenza e di voltaggio con un nuovo apparato elettronico realizzato da Fabio Scattina con l'aiuto di Stefano Danese.
E' stato inoltre sabbiato l'intero corpo.
Questa è la sirena elettromanetica "LA SONORA" trovata presso l' aereoscalo G. Conti di Cadimare, portata in Arsenale presso le officina artiglierie. E' stato rifatto l'avvolgimento del magnete presso l'officina IEB dell'Arsenale, ricostruito gruppo convertitore (l'originale risultava disperso) di frequenza e di voltaggio con un nuovo apparato elettronico realizzato da Fabio Scattina con l'aiuto di Stefano Danese.
E' stato inoltre sabbiato l'intero corpo.
I ripristini sono effettuati con il prezioso aiuto dei dipendenti dell'arsenale, ma è gradito il contributo di tutti gli appassionati. Se desiderate dare il vostro contributo o segnalare un cimelio abbandonato di cui siete venuti a conoscenza non esitate a contattare l'associazione.
Mostra sui bombardamenti del 1943 subiti dalla città della Spezia.
Per tutto il mese di Maggio sarà aperta la mostra "RICOVERI ANTIAEREI" presso la galleria - ricovero sita sotto la scalinata Quintino Sella, con accesso da via Prione.
La mostra, proposta e curata dall'associazione "DALLA PARTE DEI FORTI", con il patrocinio del Comune della Spezia, il contributo tecnico e documentale di Marina Militare, Museo Navale, Archivio di Stato, OTO Melara ed economico di Carispezia, ripropone all'interno del rifugio anti aereo cittadino, una serie di reperti, documenti, fotografie inedite e filmati, i dolorosi momenti dei bombardamenti del 1943 subiti dalla nostra città.
Ci sembrava un doveroso ricordo di quei giorni, un importante testimonainza per capire meglio ciò che avvenne e tramandarlo alle prossime generazioni.
Naturalmente la mostra si inserisce perefettamente nel "pensiero" dell'associazione, ovvero imoparare a rivedere i luoghi, spesso in abbandono, per quello che sono stati ed hanno significato. Un consapevole utilizzo delle testimonianze "fisiche" per alimentare la crescita culturale di ogni cittadino.
La nostra sarà inaugurata LUNEDI' 29 APRILE e durerà 4 settimane. Siete tutti invitati a partecipare.
All'interno della mostra troverete sempre un volontario dell'associazione che potrà illustrarvi le finalità e a cui potrete rivolgervi, se riterrete, per aderire alla stessa.
La mostra, proposta e curata dall'associazione "DALLA PARTE DEI FORTI", con il patrocinio del Comune della Spezia, il contributo tecnico e documentale di Marina Militare, Museo Navale, Archivio di Stato, OTO Melara ed economico di Carispezia, ripropone all'interno del rifugio anti aereo cittadino, una serie di reperti, documenti, fotografie inedite e filmati, i dolorosi momenti dei bombardamenti del 1943 subiti dalla nostra città.
Ci sembrava un doveroso ricordo di quei giorni, un importante testimonainza per capire meglio ciò che avvenne e tramandarlo alle prossime generazioni.
Naturalmente la mostra si inserisce perefettamente nel "pensiero" dell'associazione, ovvero imoparare a rivedere i luoghi, spesso in abbandono, per quello che sono stati ed hanno significato. Un consapevole utilizzo delle testimonianze "fisiche" per alimentare la crescita culturale di ogni cittadino.
La nostra sarà inaugurata LUNEDI' 29 APRILE e durerà 4 settimane. Siete tutti invitati a partecipare.
All'interno della mostra troverete sempre un volontario dell'associazione che potrà illustrarvi le finalità e a cui potrete rivolgervi, se riterrete, per aderire alla stessa.
In questa pagina una serie di foto che mostrano i volontari al lavoro.
Il giorno dell'inaugurazione verrà fatta suonare la sirena di avviso alla cittadinanza originale (nel sito potrete vedere le foto del restauro, curato da Stefano Danese, Fabio Scattina e le maestranze dell'arsenale della Spezia). Il Progetto grafico è della Tube, gli audiovisivi sono stai realizzati da Saul Carassale e Sara Bonatti.
A cornice della mostra, ben evidenti su via Prione, due "pezzi" antiaerei gentilmente concessi da O.T.O. Melara.
La mostra completa lo scenario di "memoria storica" dei bombardamenti del '43 già aperto con la mostra "APRILE DI FUOCO" allestita presso la Palazzina delle Arti, in via Prione, a cura dell'istituzione per i servizi culturali del comune, mostra a cui l'associazione ha collaborato.
Di seguito i due "inviti".....
Il giorno dell'inaugurazione verrà fatta suonare la sirena di avviso alla cittadinanza originale (nel sito potrete vedere le foto del restauro, curato da Stefano Danese, Fabio Scattina e le maestranze dell'arsenale della Spezia). Il Progetto grafico è della Tube, gli audiovisivi sono stai realizzati da Saul Carassale e Sara Bonatti.
A cornice della mostra, ben evidenti su via Prione, due "pezzi" antiaerei gentilmente concessi da O.T.O. Melara.
La mostra completa lo scenario di "memoria storica" dei bombardamenti del '43 già aperto con la mostra "APRILE DI FUOCO" allestita presso la Palazzina delle Arti, in via Prione, a cura dell'istituzione per i servizi culturali del comune, mostra a cui l'associazione ha collaborato.
Di seguito i due "inviti".....
La mostra "Ricveri Antierei" si è chiusa con un un numero incredibile di visitatori, testimoniati dal libro firme che liberamente in molti hanno voluto compilare con un pensiero o un ricordo. Non crediamo di esagerare indicando in 25.000 le persone che , nel mese di apertura, hanno visitato la mostra.
E' la conferma di come un luogo, apparentemente dimenticato, fosse in realtà ancora il simbolo di un ricordo indelebile e significativo per molti concittadini.
Nella pagina "rassegna stampa" del sito trovere i principali articoli e servizi TV usciti.
E' la conferma di come un luogo, apparentemente dimenticato, fosse in realtà ancora il simbolo di un ricordo indelebile e significativo per molti concittadini.
Nella pagina "rassegna stampa" del sito trovere i principali articoli e servizi TV usciti.
Progetto per bando "Fondazione Carispezia" 2016
L'associazione ha partecipato come Ente Responsabile senza scopo di lucro al bando 2016 della Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia
Gli altri enti coinvolti nel progetto erano:
Ente Partner Obbligatorio senza scopo di lucro Associazione Parma Casa della Scienza
Distretto Ligure delle Tecnologie Marine (Società consortile a responsabilità limitata - sostenitore)
Associazione Danzabilmente (No profit - sostenitore)
Museo Tecnico Navale della Marina Militare (Pubblico - Sostenitore)
Centro di Supporto Sperimentazione Navale della Marina Militare (Pubblico - Sostenitore)
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Pubblico - Sostenitore)
Hydra (Società cooperativa - Sostenitore)
The Hystorical Oceanography Society (No profit - Sostenitore)
Comune della Spezia -Area 2 Servizi Culturali (Pubblico - Sostenitore)
Scientificast (Associazione di Promozione Sociale - Sostenitore)
Science & Technology Organization - Centre for Maritime Research & Experimentation (Ente a status internazionale - Sostenitore)
Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Scienze Marine (Pubblico - Sostenitore)
Il Progetto aveva come obiettivo l'istituzione di un Centro di Competenze che supporti l'organizzazione e la realizzazione di interventi mirati e tematici per valorizzare le eccellenze culturali in ambito scientifico-tecnologico e umanistico presenti sul territorio spezzino.
I dettagli li troverete qui.
IL PROGETTO NON E' STATO FINANZIATO
Gli altri enti coinvolti nel progetto erano:
Ente Partner Obbligatorio senza scopo di lucro Associazione Parma Casa della Scienza
Distretto Ligure delle Tecnologie Marine (Società consortile a responsabilità limitata - sostenitore)
Associazione Danzabilmente (No profit - sostenitore)
Museo Tecnico Navale della Marina Militare (Pubblico - Sostenitore)
Centro di Supporto Sperimentazione Navale della Marina Militare (Pubblico - Sostenitore)
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Pubblico - Sostenitore)
Hydra (Società cooperativa - Sostenitore)
The Hystorical Oceanography Society (No profit - Sostenitore)
Comune della Spezia -Area 2 Servizi Culturali (Pubblico - Sostenitore)
Scientificast (Associazione di Promozione Sociale - Sostenitore)
Science & Technology Organization - Centre for Maritime Research & Experimentation (Ente a status internazionale - Sostenitore)
Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Scienze Marine (Pubblico - Sostenitore)
Il Progetto aveva come obiettivo l'istituzione di un Centro di Competenze che supporti l'organizzazione e la realizzazione di interventi mirati e tematici per valorizzare le eccellenze culturali in ambito scientifico-tecnologico e umanistico presenti sul territorio spezzino.
I dettagli li troverete qui.
IL PROGETTO NON E' STATO FINANZIATO
Labter 2016
La nostra associazione fa parte del nutrito gruppo di associazione che sotto il coordinamento del Labter del Comune della Spezia ha dato origine ad una serie di percorsi di tracking urbano denominate "Spezia Outdoor".
In particolare a noi è stato demandato il compito di accompoagnare gli escursionisti in tre diverse fortificazioni cittadine, Pianelloni, Castellazzo e Santa Croce
In particolare a noi è stato demandato il compito di accompoagnare gli escursionisti in tre diverse fortificazioni cittadine, Pianelloni, Castellazzo e Santa Croce
Convenzione con il Comune di Porto Venere 2016 - 2017
In data 1° Agosto 2016 è stata firmata una convenzione tra la nostra associazione, il Comune di Porto Venere ed il parco naturale di Porto Venere, per la fruizione e valorizzazione della "Torre Corazzata "Umberto I°" presente sull'isola e descritta in questo sito.
La convenzione ha permesso all'associzione di avviare le iniziative, di diverso tipo (visite, mostre, ricostruzioni, ecc) che hanno permessoo la piena comprensione del sistema difensivo presente sull'isola, costituendo un primo fondamentale passo per la sua salvaguardia a fronte di percorsi speculativi di riutilizzo.
Qui trovate la versione word della convenzione con l'ente che terminerà il 30 settembre 2017.
Qui il calendario delle aperture
In data 1° Agosto 2016 è stata firmata una convenzione tra la nostra associazione, il Comune di Porto Venere ed il parco naturale di Porto Venere, per la fruizione e valorizzazione della "Torre Corazzata "Umberto I°" presente sull'isola e descritta in questo sito.
La convenzione ha permesso all'associzione di avviare le iniziative, di diverso tipo (visite, mostre, ricostruzioni, ecc) che hanno permessoo la piena comprensione del sistema difensivo presente sull'isola, costituendo un primo fondamentale passo per la sua salvaguardia a fronte di percorsi speculativi di riutilizzo.
Qui trovate la versione word della convenzione con l'ente che terminerà il 30 settembre 2017.
Qui il calendario delle aperture
Fort Med 2016
Su invito dell'architetto Ludovica Marinaro la nostra associazione ha potuto partecipare all'importante convegno internazionale "Fort Med" svoltosi a Firenze il 10 e 11 novembre 2016.
Nello specifico si è contribuito ad allargare lo scenario della relazione scritta dalla Marinaro sulla valorizzazione dei beni in dismissione in Palmaria, con contributi storici, curati da Stefano Danese, e da riferimenti sociologici e di sperimentazione pratica curati da Saul Carassale. Sono stai infatti presentati i primi risultati della apertura al pubblico di Torre Umberto I° in Palmaria e le prospettive suggerite dall'associazione per il riuso dei beni in dismissione.
La partecipazione è stata molto importante per la qualità dei contatti che ha permesso di avere, e per aver presentato il nostro punto di vista ad una platea ampia e qualificata. Nel link lo stralcio dell'intervento curato da noi e dall'architetto Marinaro.
Nello specifico si è contribuito ad allargare lo scenario della relazione scritta dalla Marinaro sulla valorizzazione dei beni in dismissione in Palmaria, con contributi storici, curati da Stefano Danese, e da riferimenti sociologici e di sperimentazione pratica curati da Saul Carassale. Sono stai infatti presentati i primi risultati della apertura al pubblico di Torre Umberto I° in Palmaria e le prospettive suggerite dall'associazione per il riuso dei beni in dismissione.
La partecipazione è stata molto importante per la qualità dei contatti che ha permesso di avere, e per aver presentato il nostro punto di vista ad una platea ampia e qualificata. Nel link lo stralcio dell'intervento curato da noi e dall'architetto Marinaro.
Progetto Palmaria
L'esperienza maturata con la parziale gestione (in convenzione con il Comune di Porto Venere) della Torre corazzata Umberto Primo, e il desiderio di poter salvaguardare il più possibile il fascino e il valore testimoniale dei manufatti ottocenteschi del nostro golfo, ci hanno portato a sintetizzare una picola proposta in merito al futuiro dei beni dismessi dell'isola Palmaria. Non un progetto vero e proprio, ma il resoconto di quanto fatto finora e deglik intenti che ci impegnamo a garantire in futuro. Ecco in allegato la proposta. (versione ridotta, senza allegati e fotografie)
Batteria Amm. Carlo Alberto Racchia a Riomaggiore (SP)
Una nuova "sfida" che abbiamo intrapreso nell'autuno 2017 è la collaborazione con il Parco Nazionale delle 5 Terre ed il comune di Riomaggiore per la riapertura periodica e continuativa della batteria Amm. Racchia, meglio nota come "torre Guardiola", sita a Riomaggiore (SP) , batteria relativamente "recente" (anni '30) e già di impostazione moderna, che era già stata oggetto di intervento di recuopero a fini turistico-ricettivi da parte del Parco anni addietro, ma non aveva trovato continuità nella sua attività. Il nuovo progetto affiancherebbe alle attività naturalistiche già offerte dal Parco tramite un centro di educazione ambientale, un percorso di "archelologioa militare" da realizzarsi nelle diverse postazioni della batteria stessa e pienamente rispondente alle line guida della nostra associazione
La prima prova partica di ri-apertura è stata fatta lo scorso 15 ottobre all'interno delle "Giornate FAI d'autunno" che hanno portato diverse centinaia di visitatori alle cinque terre in diversi siti di interesse culturale, tra cui appunto la batteria Ammiraglio Racchia.
L'associazione ha collaborato fornendo ai ragazzi delle superiori spezzine in alternaza scuola/lavoro ed "aspiranti ciceroni" le informazioni tecnico storiche e collaborando alla realizzazione dei pannelli descrittivi posizionati sul sito. Le foto che seguono documentano le visite della giornata FAI
E' allo studio una convenzione tra associazione a PArco Nazionale più articolata per le prossime attività.
La prima prova partica di ri-apertura è stata fatta lo scorso 15 ottobre all'interno delle "Giornate FAI d'autunno" che hanno portato diverse centinaia di visitatori alle cinque terre in diversi siti di interesse culturale, tra cui appunto la batteria Ammiraglio Racchia.
L'associazione ha collaborato fornendo ai ragazzi delle superiori spezzine in alternaza scuola/lavoro ed "aspiranti ciceroni" le informazioni tecnico storiche e collaborando alla realizzazione dei pannelli descrittivi posizionati sul sito. Le foto che seguono documentano le visite della giornata FAI
E' allo studio una convenzione tra associazione a PArco Nazionale più articolata per le prossime attività.
Visitaori ascoltano gli "aspiranti ciceroni" del FA I presso la base del cannone dei proiettili "illuminanti" della batteria Racchia
Uno dei primi passi concreti è stato fornire, in collaborazione con il Parco Nazionale delle 5 Terre, i pannelli descritivi della batteria. Cosa apparentemente banale, ma che risulta fondamentale per incuriosire il visitatore occasionale e trasformale una superficiale occhiata ad un rudere in una esperienza più completa.