Forte PALMARIA
Fin dai tempi del dominio Napoleonico l'isola Palmaria rivestì un importante ruolo strategico a difesa del golfo spezzino.
Nel 1810, subito dopo quindi il decreto di progettazione di un arsenale al Varignano - Le Grazie,del 1808, venne infatti ipotizzato un forte bastionato a pianta stellare, da costruirsi nel versante orientale dell'isola.
Fu tra il 1857 ed il 1859 però che naque il progetto del Forte palmaria così come lo vediamo (più o meno) strutturato oggi, ad opera del capitano Ernesto Belli.
Due grossi cavalieri (est ed ovest), fossato continuo e grossa caserma centrale ad un piano (per c.a 300 soldati). Solo successivamente il forte venne completato con una battertia quasi centrale.
Un elemento ripreso dalle antiche fortificazioni settecentesche, in seguito mai più utilizzato, è costituito dalla “feritoia a piombatolo”, presente lungo tutto il muro di scarpa del tipo distaccato, costruito a difesa del fossato.
Il Forte Cavour riveste, quindi, un notevole interesse per lo studioso della storia delle fortificazioni costiere, perché è un involucro che denuncia le stratificazioni e le sovrapposizioni avvenute in un secolo di evoluzione fortificatoria.
Nel 1810, subito dopo quindi il decreto di progettazione di un arsenale al Varignano - Le Grazie,del 1808, venne infatti ipotizzato un forte bastionato a pianta stellare, da costruirsi nel versante orientale dell'isola.
Fu tra il 1857 ed il 1859 però che naque il progetto del Forte palmaria così come lo vediamo (più o meno) strutturato oggi, ad opera del capitano Ernesto Belli.
Due grossi cavalieri (est ed ovest), fossato continuo e grossa caserma centrale ad un piano (per c.a 300 soldati). Solo successivamente il forte venne completato con una battertia quasi centrale.
Un elemento ripreso dalle antiche fortificazioni settecentesche, in seguito mai più utilizzato, è costituito dalla “feritoia a piombatolo”, presente lungo tutto il muro di scarpa del tipo distaccato, costruito a difesa del fossato.
Il Forte Cavour riveste, quindi, un notevole interesse per lo studioso della storia delle fortificazioni costiere, perché è un involucro che denuncia le stratificazioni e le sovrapposizioni avvenute in un secolo di evoluzione fortificatoria.
Caratteristica del forte anche la chiusura d'accesso, denominata a "doppia porta", il ponte non era infatti bilanciato da contrappesi sui bracci ma da unastruttura simile e contrapposta che, a ponte alzato, diveniva un vero e proprio portone.
Qui di seguito alcune fotografie del del forte Palmaria. Sono evidenti le sovrapposizioni (diversa tipologia costruttiva, con e senza cemento armato, e diverso stato di conservazione) dei vari blocchi del forte e della batteria.
Ricordiamo che attualmente il forte è interdetto al pubblico e vigilato, l'associazione sta progettando una proposta per eventuali visite autorizzate per piccoli gruppi.
Ricordiamo che attualmente il forte è interdetto al pubblico e vigilato, l'associazione sta progettando una proposta per eventuali visite autorizzate per piccoli gruppi.