BATTERIA AMM. CARLO ALBERTO RACCHIA
La Batteria Racchia (chiamate anche "di Montenero", e spesso associata alla preesistente "torre guardiola") rappresentava il punto difensivo di nord-ovest del sistema esterno al golfo della Spezia, formato dalle batterie De Lutti a punta Bianca, Garibaldi a punta Santa Maria e alle batterie isolane Albini, Lante della Rovere e Ronca. Il fuoco poteva arrivare fino a Punta Mesco, oltre la quale la copertura competeva le batterie della zona di Portofono. La Batteria è posizionata su punta Motenero, alle spalle del versante orientale di Riomaggiore, ed è disposta su più liivelli partendo da poche decine di metri sul livello del mare fino agli oltre 100 delle costruzioni più a monte. L'armamento era composto da 4 cannoni calibro 152/50 più uno specifico cannone per tiro illuminante da 120/40. Centrali di tiro, proiettori di illuninazione, magazzini di munizionamento e logistica per il personale completavano l'opera. La batteria antinave fa parte di quelle definite "moderne" nate a cavallo tra gli anni '20 e '30 (1935 nello specifico caso) che modificò la distibuzione dei corpi e dele funzioni su una zona più amplia (maggiore difficoltà di bersaglio) e studiate per il tiro diretto, più preciso di quelo arcato dei vecchi armamenti ottocenteschi. Venne intitolata a Carlo Alberto Racchia (1833-1896) ministro e sentore del Regno d'Italia A lato la disposizione dei corpi principali della batteria |
Piazzola per il cannone da 120 mm per proietti illuminanti, e relativa riservetta. L'uso del cemento tradisce lì'epoca di costruzione del manufatto